Prima di acquistare un ecografo la prima cosa alla quale dobbiamo pensare, già prima dell’eventuale costo e budget che abbiamo a disposizione, è l’uso cui è destinato. Dal modello di ecografo e dalla sua tipologia dipendono, infatti, alcuni elementi.
Sotto un punto di vista tecnico è importante valutare le diverse modalità di ecografie possibili e le diverse tipologie di visualizzazione; ad esempio esiste:
- l’ecografia in B-mode solitamente adoperata nelle diagnosi per immagini che hanno formato bidimensionale. Questa ecografia è veloce ed è in grado di mostrare il movimento in tempo reale (spesso del cuore o dei vasi sanguigni)
- L’M-mode è una modalità che viene adottata per analizzare movimenti è detto, infatti, anche motion scan.
- Quella Doppler è una modalità di ecografia che è spesso utilizzata per controllare il flusso di sangue. Ha questo nome perché adopera l’effetto definito Doppler che consiste in una modificazione della frequenza di suono per captare i globuli rossi del sangue in movimento.
- In ultimo l’elastografia che permette di valutare la durezza dei tessuti.
Una volta scelta la tipologia di ecografia e di visualizzatore più adatto al nostro utilizzo è necessario valutare le dimensioni e il peso del dispositivo. Ad oggi, in verità, è frequente trovare scanner disponibili sul mercato estremamente semplici da trasportare di modo che possano essere spostati da un reparto all’altro di ospedali e cliniche senza troppe difficoltà. Esistono persino apparecchiature di tipo wireless facilmente collegabili agli smartphone. Per gli ecografi portatile è però importante considerare anche l’autonomia della batteria.
Inoltre, la qualità delle immagini è un determinante criterio di scelta: ci sono monitor che godono di una scala di grigi di moltissime sfumature o schermi a colori o, ancora, la possibilità di regolare la luminosità facendo attenzione però a che questa non infici sulla leggibilità degli esami.
Se sei alla ricerca di questi apparecchi ti consigliamo cerbero ecografo.