Lo champagne è certamente una delle bollicine più amate, perfetto anche assoluto, ideale come base per preparare un buon cocktail. Le proposte sono tantissime, offrono un guizzo di fantasia e permettono di dare vita a degli abbinamenti deliziosi, ricercati e fuori dagli schemi, adatti ad un pubblico di giovani e adulti.
Quali sono le preparazioni «intramontabili»a base di champagne? Iniziamo con il Bellini: il cocktail più amato di sempre, da preparare con una base frizzante e polpa di pesca. Si tratta di uno dei più famosi preparati italiani, nato a Venezia nel 1848. Il drink era un tempo apprezzato da artisti del calibro di Orson Welles, poi popolare in tutto il mondo. Per prepararlo occorrono 10 cl di champagne e 5 cl di polpa di pesca che, nella ricetta tradizionale, è schiacciata e non frullata per attenuare la frizzantezza dello champagne.
C’è poi il Negroni sbagliato. Questo cocktail milanese degli anni Settanta si differenzia dal Negroni fiorentino per la presenza di champagne che sostituisce il gin e lo rende più leggero e gradevole da bere. Si prepara con vermouth rosso, campari e champagne in parti uguali di un terzo, da servire con una scorzetta d’arancia. Ideale per una serata con gli amici grazie al suo sapore deciso ma non pesante.
Passiamo poi al Mimosa. Tutti amano il cocktail Mimosa, per la sua leggerezza e per il gusto fresco. Si prepara con 7 cl di champagne e 3 cl di spremuta d’arancia, una vera chicca negli aperitivi estivi. Si tratta di una preparazione molto facile da realizzare, quindi ideale da fare anche a casa e ben si sposa con gli aperitivi o i brunch che avvengono la mattina o il primo pomeriggio. Grazie al suo gusto tutto italiano è sempre stato un grande capostipite nella preparazione dei drink a base di champagne.
Ci sono poi cocktail per ogni occasione: dall’aperitivo alle cene eleganti, come il Cocktail Champagne. Una ricetta storica, un vero emblema che crea dipendenza. Facilissimo da preparare eppure un gusto intramontabile: zolletta di zucchero, gocce di Angostura, un filo di Cognac e un’ondata di champagne. Il tocco dolce che accompagna le bollicine lo rende una vera opera d’arte, il cognac poi gli rende la fermezza giusta che smussa anche il gas contenuto all’interno. Perfetto per brunch, ricorrente e prima di una cena. È possibile anche servirlo in comode brocche ed è inoltre possibile divertirsi con tante varianti come ciliegina, fiori, limone. A quanto pare questo drink risale a metà del 1800, una vera chicca che negli anni ha subito il fascino delle contaminazioni.
Non dimentichiamo poi il Kir Royal Cocktail. Sofisticato, buono, strutturato. Questa deliziosa combinazione tra champagne, dolcezza della creme de cassisè un vero toccasana per chi cerca qualcosa con una marcia in più. Pur essendo facile da preparare questa preparazione fa una straordinaria figura e nasconde una potenzialità incredibile, al punto da essere perfetto non solo per l’aperitivo ma anche durante la cena o una serata importante. Raffinato, ricco di bollicine, che piace e si fa ammirare per il suo colore tendente al rosso rubino.
C’è poi il French 75. Un cocktail degno di nota a base di champagne. La ricetta è veramente singolare, si mescola il succo di limone al gin, allo zucchero e s’imbeve il tutto di champagne. In pratica è lo stesso Tom Collins che invece di essere preparato con la soda è mescolato con lo champagne. Molto più adatto a occasioni di vario tipo anche più chic. La prima ricetta risale al 1930 e il nome, stando ad alcune note, si riferisce a un pezzo dell’artiglieria francese. Tuttavia non ci sono notizie attendibili in questo senso. La ricetta prevede 3 cl di gin, il succo di un limone, un cucchiaino di zucchero e 6 cl di champagne. Importante filtrare il succo del limone e agitare bene tutto prima di versarlo nel flute.
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