Si fa un gran parlare di new mobility, di nuova mobilità, di come il mondo delle automobili e quindi anche degli spostamenti cambierà nei prossimi anni. Per certi versi siamo in un momento cruciale, dove la tecnologia si sta impegnando per cambiare ogni dettaglio della nostra esperienza di guida, non solo quello dedicato ai consumi e ai carburanti.
Se infatti le auto ibride e elettriche rappresentano il prossimo passo verso una mobilità sostenibile, non sono il solo ambito verso cui si sta evolvendo la ricerca in campo automobilistico. Andiamo con ordine.
Può esistere una mobilità sostenibile?
L’idea che la mobilità passi attraverso la green economy e un modello più sostenibile è molto più di una semplice idea, bensì un progetto in piena realizzazione. Lo sviluppo delle auto elettriche negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, garantendo un’autonomia davvero incredibile: alcuni modelli superano infatti i 500 km di autonomia dichiarata, arrivando anche a 600 km. Una differenza abissale rispetto ai primi modelli dell’epoca contemporanea.
Auto ibride e elettriche sono ogni giorno più vicine a diventare la norma, e proprio dalla loro presenza su strada nasce il progetto di una vera e propria new mobility, attenta non solo ai consumi, ma anche e soprattutto alle emissioni.
Nelle grandi città lo smog è infatti un problema non da poco, e un traffico costituito da veicoli elettrici potrà cambiare le cose in meglio in maniera davvero netta.
A sostegno di tale diffusione arrivano nelle nostre città, anche nei comuni più piccoli, le colonnine di ricarica, così da consentire di ricaricare la batteria della propria auto elettrica anche al di fuori del proprio box. Si tratta in alcuni casi di piccoli segnali, soprattutto lontano dalle metropoli, ma che si rivelano vere e proprie pietre miliari verso lo sviluppo futuro: sapere di contare su una rete di colonnine sul territorio nazionale può davvero darci la spinta finale per abbracciare una nuova idea di mobilità.
Ancora più in là del futuro: la guida automatica
Mentre la mobilità elettrica segna la new mobility per quanto riguarda il motore stesso della nostra automobile, più in là del futuro troviamo l’idea di una guida autonoma. Molte imprese si stanno muovendo, con i loro reparti di Ricerca & Sviluppo, in tale direzione, con risultati davvero ottimi.
Si tratta di una ricerca arrivata a un punto tale da aver permesso già l’installazione di sistemi di assistenza alla guida a dir poco incredibili (attenzione, non si tratta di “pilota automatico”, ma di assistenza, almeno per ora). Grazie infatti all’utilizzo dell’intelligenza artificiale queste auto sono in grado di prevedere eventuali pericoli sulla strada, agendo di conseguenza, aiutando quindi il pilota in situazioni di emergenza.
Dove arriverà questa tecnologia? Per ora gli interrogativi sono davvero molti, e se la guida totalmente autonoma può lasciare qualche legittimo dubbio, avere invece una intelligenza artificiale pronta ad aiutarci e a garantire la sicurezza nostra e degli altri è una novità più che gradita sulle nostre strade.
La new mobility passa quindi anche dalla sicurezza, valore a cui non possiamo rinunciare e per il quale, negli ultimi 30 anni (lo dimostrano anche i test) si sono fatti davvero dei passi da gigante.