Diventare genitori è un desiderio molto comune. Quando si sente pronti a mettere su famiglia, si aspetta l’arrivo di un bambino con ansia. Purtroppo ci sono dei casi in cui il piccolo sembra proprio non voler arrivare. Dopo un anno di rapporti senza successo, è il caso di rivolgersi a dei professionisti per valutare la fertilità maschile.
Gli esami in campo medico sono in grado di verificare se sono presenti delle problematiche nella sfera della fertilità maschile. È un argomento delicato, ma è giusto parlarne anche perché con la giusta informazione si può trovare la strada giusta per realizzare il proprio sogno: diventare padre.
La fertilità maschile: quando e come intervenire
Si consiglia di procedere con delle visite specialistiche per la fertilità maschile dopo 12 mesi di rapporti sessuali che non hanno portato al concepimento. In questo caso rivolgersi ad un medico e sottoporsi a dei controlli ed esami è la soluzione migliore per venirne a capo.
Non bisogna lasciarsi prendere dal panico. Non è detto che si tratti qualcosa di grave, quindi state tranquilli. Può non essere un problema di fertilità maschile, ma potrebbe trattarsi anche di una semplice incompatibilità con la vostra partner. Ciò che conta, però, è quello di sottoporsi a tutti gli accertamenti medici del caso per poter conoscere il proprio stato di salute.
Gli esami utili per la fertilità maschile
Sono diversi gli esami diagnostici che sono in grado di fornirci una chiara immagine sulla fertilità maschile. Prima di scoprirne qualcuno insieme per farci un’idea un po’ più chiara, voglio segnalarvi il sito fertilitamaschile.org in cui è possibile ricevere informazioni approfondite ed interfacciarsi con un dottore.
Sono diversi gli esami a cui ci si può sottoporre per la fertilità maschile. Il vostro medico vi può consigliare la spermiocultura, lo spermiogramma, esami ormonali, ecografia prostatica, ecc.